martedì 24 febbraio 2015

Perchè attivare una rete di carnai

Creare una rete di alimentazione per uccelli necrofagi in Italia è uno dei nostri  principali obiettivi e il nostro lavoro tende sempre alla conservazione della naturaIn tal modo riusciamo a:

  • Garantire aiuti alimentari agli uccelli selvatici al fine di favorire la loro conservazione e  sopravvivenza. 
  • Promuovere la conservazione della natura attraverso un modo sicuro ed ecologico, con le massime garanzie in materia di salute degli animali e dell'ambiente. 
  • Evitare le morti per avvelenamento e altri impatti sugli uccelli necrofagi che attualmente sono in difficoltà per la scarsità di cibo e per le alterazioni ambientali.




 

Uccelli necrofagi

http://www.colectivoazalvaro.com/muladares/
Una bella tavola realizzata dagli amici spagnoli, pionieri nella realizzazione e gestione di carnai per rapaci.





venerdì 20 febbraio 2015

Carnaio Parco Nazionale del Pollino

Il carnaio del Parco del Pollino è stato realizzato nell'anno 2001 a supporto di un progetto di reintroduzione del grifone. Attualmente è gestito dall'Ente Parco Nazionale del Pollino. Ha una supeficie di circa 1 ettaro e si trova nella Valle del Raganello, in Calabria.
Il carnaio ha rappresentato il fattore determinante l'avvio di una fase in cui alcune coppie hanno iniziato a riprodursi e a spostarsi in aree distanti. 
http://www.parcopollino.gov.it/index.php/component/content/article/55-news/1470-il-grifone-nidifica-nel-parco-del-pollino


Carnaio Parco Regionale Murgia Materana

Questo carmaio, l'unico attivo in Basilicata e riconosciuto dai Servizi Sanitari Veterinari della Regione, è stato realizzato dalla Provincia di Matera nel 2009 grazie al Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani". Si trova nel cuore del Parco della Murgia materana ed è gestito dall'Associazione CERM sulla base di un progetto di salvaguardia e conservazione del Capovaccaio in Basilicata attuato dall'Osservatiorio  Faunistico dell'Ufficio Tutela della Natura - Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata. La superficie del carnaio è di circa 1 ettaro.

giovedì 19 febbraio 2015

Capovaccaio

Insieme al Grifone il Capovaccaio è la specie che più potrebbe beneficiare della realizzazione di una rete di carnai in Italia, opportunamente localizzati.

mercoledì 18 febbraio 2015

Convegno sui carnai in Italia

Domani si svolgerà a Canale Monterano (RM) nel Teatro comunale Maurizio Fiorani il convegno “I CARNAI COME STRUMENTO PER LA CONSERVAZIONE DEI RAPACI”, organizzato dal Comune di Canale Monterano, Ente Gestore della Riserva Naturale Monterano nell’ambito del Progetto LIFE+ “MONTI DELLA TOLFA” Sarà l’occasione per stimolare gli enti gestori di aree protette a dotarsi di carnai per sostenere le popolazioni di rapaci minacciati come capovaccaio, grifone e nibbio reale. In Spagna ci sono circa 200 carnai spesso gestiti da enti pubblici, in Italia meno di 10. Questo a causa di ostacoli burocratici di chi forse pensa che l’ambiente naturale vada tutto sterilizzato, spostando con elicotteri, incenerendo o sotterrando anche le carcasse di animali morti di vecchiaia o per incidenti. Ora non si pretende in Italia di arrivare al livello dell’amico Manuel Aguilera Sanz dell’Aragona che può permettersi di rimanere tra gli amici grifoni mentre rifornisce il carnaio di Santa Cilia (Huesca) ma nemmeno di trovarsi un grifone che bussa alla porta di una chiesa di Castagneto Carducci il giorno di San Francesco del 2008, forse per chiedere l’intercessione del Santo per trovare un po’ di cibo. Magro ed affamato fu recuperato da Paolo Maria Politi e portato da noi al CERM, fu poi liberato nel Parco del Gran Sasso. A parte l’episodio curioso la cosa è seria e domani cercheremo di far cambiare registro.